Analisi Legionella
La Legionella è un batterio presente in ambienti acquatici naturali e artificiali, che prolifera, in particolare, in condizioni di ristagno d’acqua ed in presenza di almeno 25°C. L’inalazione di acqua contaminata da legionella in forma di aerosol può causare infezioni alle vie respiratorie come la Legionellosi, che ha un tasso di letalità del 10%-15% circa (con punte oltre il 30% in ambito ospedaliero).
Nel contesto Europeo, l’Italia è il paese con il tasso di notifica di casi di legionellosi più alto. Sono infatti circa 1.500 le persone che ogni anno contraggono questa malattia. Dunque, cosa fare in caso di contaminazione da Legionella?
Se c’è il sospetto di una contaminazione da Legionella, è importante effettuare al più presto un’analisi delle acque tramite un laboratorio di prove accreditato per la ricerca della legionella.
Per la bonifica, occorre rivolgersi a professionisti specializzati che, in base al numero di colonie indicato sul rapporto di prova e alle caratteristiche dell’impianto, indicheranno i metodi di disinfezione più idonei e efficaci al caso.
Poiché il batterio della Legionella rappresenta un potenziale pericolo per la salute, è bene scongiurarne la sua diffusione con un’attenta attività di prevenzione.
Come prevenire il rischio legionellosi?
Ai sensi del D. Lgs. 81/2008, la Legionella è classificata tra gli agenti patogeni (gruppo 2), perciò tutte le attività lavorative con impianti che comportano un moderato riscaldamento dell’acqua e la sua nebulizzazione sono soggetti a rischio di esposizione a Legionella, pertanto il Datore di Lavoro deve far redigere una valutazione del rischio legionellosi e attuare le misure di prevenzione e protezione ritenute più adeguate alla situazione.
Oltre agli ambienti di lavoro anche gli ambienti condominiali sono soggetti a rischio legionellosi, perché la Legionella può svilupparsi, ad esempio, in impianti per la distribuzione di acqua calda sanitaria centralizzati, in serbatoi d’accumulo, impianti di irrigazione e fontane ornamentali.
Temperature comprese tra i 25°C e i 45°C, impianti usurati e corrosi e punti di ristagno sono alcuni dei fattori che possono facilitare l’insorgenza di contaminazioni.
In generale, l’adozione di misure preventive quali una corretta manutenzione e controlli periodici degli impianti idro-sanitari, in particolare quelli per il riscaldamento dell’acqua, di condizionamento e/o umidificazione, contribuisce a diminuire le probabilità di gravi contaminazioni batteriche.
Con la Conferenza Stato-Regioni del 7 maggio 2015 sono state formulate le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, che stabiliscono le procedure da seguire sia per contrastare l’insorgenza di contaminazione, sia gli interventi di bonifica da eseguire in caso di rilevamento di contaminazioni da Legionelle.
L’analisi periodica delle acque per la ricerca di Legionella è un’importante azione di controllo per la salvaguardia dello stato di salute delle persone.
Fra gli ambienti di lavoro a rischio legionellosi rientrano, ad esempio, centri commerciali, strutture alberghiere e navi da crociera, palestre, piscine, centri termali e di benessere, studi dentistici e strutture sanitarie, ecc.
Alcune buone pratiche da adottare in casa:
- la pulizia di soffioni delle docce e rompigetto dei rubinetti per evitare la formazione di incrostazioni e la sostituzione in caso di usura
- il flussaggio per almeno 5 minuti di acqua fredda e calda da rubinetti e docce quando non sono utilizzati per lunghi periodi
- evitare di lasciare esposte al solo e piene di acqua le pompe di irrigazione utilizzate per il giardinaggio
- asciugare con cura gli apparecchi per aerosolterapia dopo averli lavati con acqua sterile
- pulire e/o sostituire regolarmente i filtri degli impianti di condizionamento