CERTIFICAZIONI ACUSTICHE

Acustica Ambientale

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La riduzione dell’inquinamento acustico è diventata una questione sempre più urgente a livello globale, in quanto l’impatto delle attività umane sull’ambiente diventa sempre più evidente e preoccupante.

Certificazioni acustiche

L’impatto acustico prodotto dalle attività umane rappresenta un problema sempre più rilevante nell’ambito della tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Il rumore ambientale può avere conseguenze negative sul benessere delle persone, sia a livello fisico che psicologico, e può influire sulle attività quotidiane. Inoltre, il superamento dei limiti di legge in materia di rumore può comportare pesanti sanzioni amministrative, che possono avere un impatto significativo sul bilancio delle imprese.

È quindi importante adottare un approccio proattivo nella gestione del rumore ambientale, prestando attenzione alle scelte progettuali in fase di installazione di impianti potenzialmente rumorosi e valutando le possibili soluzioni per la mitigazione del rumore. Di conseguenza, la consulenza ambientale può rappresentare una risorsa preziosa per le imprese, poiché consente di prevenire eventuali problemi e di garantire il rispetto delle normative in materia di rumore ambientale.

Le valutazioni da eseguire possono essere di vario tipo, a seconda della fase in cui ci si trova (prima o dopo l’avvio dell’attività rumorosa) oppure delle tipologie di attività/opere in esame.

Prima di scoprire assieme quali sono le tipologie di analisi del rumore ambientale e quando sono richieste ecco un breve quadro normativo!

Valutazione previsionale di clima acustico

Il clima acustico è una “fotografia” della situazione acustica di un’area mediante misure fonometriche, ovvero la sua caratterizzazione in termini di emissioni sonore delle sorgenti (sia naturali che antropiche) già presenti nel territorio. Secondo la Legge n. 447/95, tale valutazione preliminare è obbligatoria per controllare il che il clima della zona non sia acusticamente inquinato nel caso si intenda realizzare una delle seguenti tipologie di insediamenti:

  • Scuole e asili nido;
  • Ospedali;
  • Case di cura e di riposo;
  • Parchi pubblici urbani ed extraurbani;
  • Nuovi insediamenti residenziali prossimi ad opere di cui al comma 2, art. 8 Legge n. 447/95 (p.e. strade, fabbriche – le opere e costruzioni per cui viene richiesto lo studio previsionale di impatto acustico).

La documentazione viene richiesta dal Comune ai fini del rilascio della concessione edilizia relativa alle opere sopra elencate.

Questo tipo di attività di valutazione, dunque, interessa soprattutto il mondo dell’edilizia civile, mentre è limitata la sua applicazione in ambito industriale e infrastrutturale.

Valutazione previsionale di impatto acustico

La valutazione previsionale di impatto acustico di una nuova opera consiste nella modellazione tramite specifici software numerici delle informazioni acustiche relative alla futura costruzione, confrontandole con i dati della situazione attuale, ottenuti tramite accurati rilievi strumentali in campo. In tal modo si potrà disporre di dati attendibili circa il potenziale impatto acustico che avrà l’opera che si intende realizzare.

I valori di rumorosità così ottenuti dovranno poi essere confrontati con i limiti previsti dalla legge, prima di avviare le fasi di costruzione.

La produzione di una documentazione di previsione di impatto acustico è obbligatoria prima della realizzazione, modifica o potenziamento delle seguenti opere:

  • Aeroporti, aviosuperfici, eliporti;
  • Strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni;
  • Discoteche;
  • Circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;
  • Impianti sportivi e ricreativi;
  • Ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.

Inoltre, una previsione di impatto acustico deve essere eseguita anche nell’ambito delle domande per il rilascio di permessi di costruire relativi a:

  • nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive,
  • Attività sportive e ricreative
  • postazioni di servizi commerciali polifunzionali,
  • provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione di immobili ed infrastrutture,
  • domande di licenza o di autorizzazione all’esercizio di attività produttive.

In sintesi chiunque sia intenzionato di avviare una nuova attività produttiva, commerciale o ricreativa, è necessario valutare preventivamente gli impatti che tale attività avrà in termini di emissioni sonore verso i recettori sensibili sul territorio. Nel caso di attività produttive, la valutazione può essere ricompresa nell’ambito di una più ampia richiesta di Autorizzazioni (AUA o AIA).

È infine disposto che, nel caso in cui a seguito della suddetta valutazione si prevede che possano essere prodotti valori di emissione superiori ai limiti di legge, la documentazione deve contenere l’indicazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall’attività o dagli impianti, ai fini del rilascio del nulla-osta da parte del comune.

Valutazione di impatto acustico applicata a situazioni esistenti

La valutazione di impatto acustico viene eseguita “in opera”, ossia quando la sorgente che genera rumore è già esistente.

Per valutare l’impatto acustico di un’infrastruttura o attività già esistente si esegue la misura dei livelli di rumorosità, i cui risultati dovranno essere conformi ai limiti di legge previsti dal DPCM 14/11/1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”. Distinguiamo in questo caso due possibili scenari:

Rumore ambientale outdoor – Certificazione acustica obbligatoria

vengono eseguite misurazioni in prossimità dei recettori ovvero di coloro che potrebbero potenzialmente venire disturbati dal rumore, accertando il rispetto del valore limite differenziale di immissione, e dei limiti assoluti di emissione e di immissione previsti dalla zonizzazione acustica comunale (o dei limiti di accettabilità previsti dall’articolo 6 del D.P.C.M. 1° marzo 1991 qualora tale classificazione non sia disponibile).

Rumore ambientale indoor – Certificazione acustica edifici

vengono eseguite misurazioni mirate ad accertare il rispetto del valore limite differenziale di immissione, viene eseguita posizionando il microfono direttamente dentro l’edificio, nelle stanze più esposte al rumore.

Spesso tali misurazioni sono effettuate nell’ambito di controlli periodici relativi, ad esempio, a prescrizioni contenute nelle autorizzazioni ambientali, o altre volte è inserita all’interno di un piano di monitoraggio (es. nel caso di grandi opere infrastrutturali).

Anche in questo caso, qualora durante la campagna di misure venisse riscontrato un superamento dei limiti di legge, la relazione finale del Tecnico Competente conterrà le possibili misure di intervento/mitigazione da attuare.

Nulla osta acustico

Con l’emanazione del Decreto del Presidente della Repubblica 19 Ottobre 2011, n.227 «Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese, è stata introdotta l’esclusione dall’obbligo di presentare la documentazione di impatto acustico per le “attività a bassa rumorosità” di cui all’Allegato B dello stesso Decreto, fatta eccezione per l’esercizio di ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, mense, attività ricreative, agroturistiche, culturali e di spettacolo, sale da gioco, palestre, stabilimenti balneari che utilizzino impianti di diffusione sonora ovvero svolgano manifestazioni ed eventi con diffusione di musica o utilizzo di strumenti.

Per queste ultime attività, e per tutte le altre attività non ricomprese nell’Allegato B, qualora sia accertato che non vengono superati i limiti di emissione di rumore, è possibile anche fare ricorso ad una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’articolo 8, comma 5, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in alternativa alla presentazione della valutazione agli enti preposti.

Nonostante il decreto offra la possibilità di evitare la Valutazione di Impatto Acustico per le attività che rispettano i limiti di legge, non esiste alcun metodo per verificare tale conformità se non tramite la stessa Valutazione di Impatto Acustico.

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