Monitoraggi Aria

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La riduzione dell’inquinamento atmosferico è diventata una questione sempre più urgente a livello globale, in quanto l’impatto delle attività umane sull’ambiente diventa sempre più evidente e preoccupante.

RSAmbiente, con le sue tecnologie all’avanguardia, si impegna a fornire soluzioni innovative per aiutare le autorità pubbliche e private, nonché le comunità locali, a raggiungere gli obiettivi di qualità dell’aria e garantire la salubrità degli ambienti di vita e di lavoro, riuscendo a rilevare, misurare e analizzare una vasta gamma di inquinanti atmosferici, tra cui particolato, gas, composti organici volatili e altri contaminanti e consentendo monitorare e gestire al meglio la qualità dell’aria negli ambienti di lavoro e nelle abitazioni private.

La qualità dell’aria indoor può avere ripercussioni importanti sia sulla salute dei lavoratori che sul benessere negli ambienti di vita, è infatti importante affidarsi a delle figure esperte che possano effettuare una valutazione del rischio e fornire supporto dal campionamento fino all’interpretazione del dato ottenuto. Il monitoraggio microbiologico ambientale ha lo scopo di stimare la contaminazione ambientale aerodispersa

Detto anche asbesto, l’amianto è un minerale considerato incorruttibile e quindi molto impiegato, un tempo, in edilizia. Sono ancora molti gli edifici che presentano delle parti in amianto, che ha la caratteristica di risultare molto resistente alle temperature, ma anche all’azione degli agenti chimici e biologici e all’usura. Insomma, un tempo era considerato un materiale davvero affidabile e quindi, per un certo periodo nella storia dell’edilizia, è stato ampiamente impiegato. Tuttavia, in tempi più recenti, si è scoperto che l’amianto presenta un elevato rischio per l’uomo. Infatti, rilascia microscopiche fibre nell’aria che entrano nell’apparato respiratorio delle persone. Ci sono però ancora oggi delle mansioni che spingono i lavoratori a entrare in contatto con amianto, di solito relative alla rimozione di questo pericoloso materiale o alla bonifica.

Sulla base degli indirizzi tecnici e delle normative vigenti in materia ambientale e di sicurezza ed igiene del lavoro, i gestori degli impianti assoggettati al regime di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA-IPPC) regolamentato dal D.Lgs. 152/2006 s.m.i. ed in generale tutte le imprese esercenti impianti con emissioni convogliate in atmosfera sono tenute a rendere sempre accessibili e campionabili le emissioni oggetto della autorizzazione. Tutti i camini devono essere attrezzati per i prelievi anche nel caso di attività per le quali non sia previsto un autocontrollo periodico ma sia comunque previsto un limite di emissione

Il Radon è un gas radioattivo che appartiene alla famiglia dei gas nobili; E’ un gas incolore ed inodore che deriva dal decadimento dell’Uranio. Essendo l’Uranio presente in varie concentrazioni ovunque nella nostra nazione, anche il Radon si trova ovunque nel terreno. Del radon si misura la concentrazione al metro quadrato che varia a seconda della tipologia di roccia da cui sprigiona. Le principali rocce da cui proviene sono tufi, pozzolane, lave e graniti, le quali, essendo più ricche d’Uranio, possono rilasciare maggiori quantità di gas Radon rispetto ad altre rocce.

Il Radon è quindi un gas che si muove attraverso le porosità dei materiali e raggiungere la superficie. Il grado di emanazione dal terreno non dipende solamente dalla concentrazione dell’Uranio sotto terra, ma anche dalla conformazione del terreno stesso: maggiori sono gli spazi interstiziali e le fessure delle rocce, maggiore quantità di Radon verrà liberata nell’aria.

Se ci troviamo all’aria aperta il radon non raggiunge mai concentrazioni importanti e il rischio di esposizione per l’uomo è estremamente basso, ma se entra in un ambiente chiuso, quale un’abitazione o un luogo di lavoro, a causa del minore ricambio d’aria, può raggiungere concentrazioni importanti e diventare rischioso per la salute.