Sicurezza sul lavoro
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Analizziamo insieme la sicurezza sul lavoro attraverso 10 quesiti indispensabili per una corretta comprensione di finalità ed obblighi normativi.
Sicurezza sul lavoro: domande e risposte
Per sicurezza sul lavoro si intende l’insieme delle azioni interne ed esterne all’azienda, mirate a garantire l’incolumità (in materia di sicurezza, appunto) dei lavoratori e del personale presente. Tra le attività appena accennate, la più importante è forse la prevenzione, perché rappresenta una delle colonne portanti della sicurezza sul lavoro e vi rientra con merito essendo un paletto fondamentale per diminuire drasticamente il rischio di malattia professionale negli ambienti di lavoro.
La tutela della salute e sicurezza dei lavoratori presenta diversi aspetti rilevanti, ma il più significativo è rappresentato dalla salute stessa dei dipendenti. L’obiettivo è di consentire al datore di lavoro di evitare o almeno minimizzare l’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dalle attività lavorative, al fine di prevenire incidenti, infortuni e malattie professionali. Investire nella prevenzione sul luogo di lavoro può portare a numerosi vantaggi, tra cui il miglioramento del benessere psico-fisico dei lavoratori, la creazione di un ambiente tranquillo e positivo e l’aumento della produttività.
La normativa che regolamenta la Sicurezza sul lavoro in Italia è il Decreto Legislativo 81/08 o Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, aggiornato a gennaio 2019.
Il Testo Unico, decreto legislativo 81/2008, si distingue per una gradita semplificazione ed una perfezionata razionalizzazione degli argomenti, aggiornando alcuni aspetti troppo generici tra cui le sempre temute relative sanzioni previste dal ministero del lavoro.
Il decreto legislativo 81/08 stabilisce:
regole,
procedure
misure preventive
da adottare per rendere sicure le attività sul luogo di lavoro, qualunque essi siano.
Tra le maggiori innovazioni trattate nel decreto legislativo Testo Unico, ricordiamo:
l’individuazione dei fattori e delle sorgenti di rischio
la riduzione del rischio nei luoghi di lavoro
il monitoraggio continuo delle misure preventive
l’elaborazione di una strategia aziendale accettata e condivisa
La presenza di almeno un dipendente nell’organico di un’azienda richiede l’implementazione obbligatoria di una politica di informazione e formazione, e la sua corretta esecuzione. Tuttavia, la scelta delle misure preventive di protezione individuale da adottare e il percorso da seguire dipendono dall’indice di rischio associato alla tipologia dell’azienda e alle specifiche mansioni svolte dal dipendente.
La prima e fondamentale azione prevista dal protocollo per la sicurezza lavoro è la stesura del DVR, cioè di un testo che evidenzi tutti i possibili rischi lavorativi presenti in azienda.
Basandosi sulle tipologie di rischi per la sicurezza sul lavoro presenti (agenti fisici, agenti chimici, etc.), il DVR deve contenere tutte le procedure necessarie per attuare soddisfacenti misure di prevenzione, ma anche la specifica dei ruoli di chi deve realizzare, monitorare e mantenere tali misure di protezione dai rischi.
Da qui, diventano necessarie altre azioni direttamente collegate al documento, ovvero:
la nomina del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (R S P P)
la nomina del Rappresentante dei Lavoratori (RLS)
la nomina del Medico Competente
la programmazione della Sorveglianza Sanitaria
la formazione dei lavoratori, dei dirigenti e del datore di lavoro attraverso gli appositi corsi in materia ed i loro eventuali aggiornamenti
piano di sicurezza aziendale
la scelta dei dispositivi di protezione individuale
Secondo il Testo Unico, la figura responsabile della sicurezza in azienda è il datore di lavoro, che agisce come garante e responsabile all’interno della propria azienda. Oltre al datore di lavoro, anche i dipendenti o collaboratori hanno la responsabilità di comportarsi in modo adeguato alla struttura in cui si trovano e alla mansione loro affidata. I lavoratori non sono solo soggetti tutelati, ma anche attori attivi, consapevoli delle condizioni del proprio ambiente di lavoro, dell’utilizzo delle attrezzature e dei DPI, e partecipano alla valutazione dei rischi tramite il loro rappresentante dei lavoratori RLS.
Tra i compiti principali del Datore di Lavoro ricordiamo che deve sempre garantire:
- Ambiente lavorativi sicuri
- Informazione e formazione dei lavoratori sui rischi presenti in loco
- Vigilanza e verifica del rispetto delle norme antinfortunistiche (norme UNI) da parte dei dipendenti
- Valutazione di tutti i possibili rischi presenti in azienda con la stesura del DVR
- L’acquisto dei dispositivi di protezione individuale
Il responsabile della sicurezza in azienda è chiamato Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). Tale ruolo può essere ricoperto dai datori di lavoro, ma anche da un dipendente, solo dopo adeguata formazione. Sempre più spesso tale compito viene affidato dal titolare ad un consulente esterno (RSPP esterno) che possa sgravarlo da una certa mole di adempimenti sicurezza sul lavoro e da una grossa dose di responsabilità.
L’RSPP deve principalmente occuparsi dei seguenti compiti:
eseguire il sopralluogo degli ambienti lavorativi con conseguente verifica delle condizioni di rischi per la salute dei lavoratori
collaborare col titolare nella elaborazione di dati necessari alla descrizione aziendale ed alla corretta valutazione dei rischi conseguenti
presentare piani formativi ed informativi per il personale in materia di prevenzione
monitorare lo status aziendale e programmare interventi di mantenimento e miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori
monitorare il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature di lavoro
Oltre alle figure sopra citate del datore di lavoro e del RSPP, gli attori coinvolti nel servizio di prevenzione sono anche il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) ed il Medico Competente.
Il Rappresentante dei lavoratori si occupa di effettuare una consultazione preventiva in ordine alla valutazione dei rischi, fornire un parere sulla scelta dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro (addetti alla prevenzione), provvedere alla raccolta dei documenti aziendali relativi alle misure generali di tutela dai rischi, promuovere misure di prevenzione da infortuni sul lavoro e fare ricorso alle autorità competenti nel caso in cui non vengano rispettati i criteri stabiliti in materia di sicurezza sul lavoro.
Il Medico Competente è la figura professionale che si occupa della Sorveglianza Sanitaria dei lavoratori attraverso un Protocollo Sanitario pensato ad hoc in funzione dei rischi e delle mansioni.
Egli, attraverso le visite periodiche necessarie, stabilisce lo stato di salute dei lavoratori relativamente alla sua mansione e ne decide o meno l’idoneità alla stessa.
Il mondo della salute dei lavoratori può essere considerato essenzialmente semplice, ma altamente complesso nella sua applicazione pratica. Le normative e le diverse casistiche dei rischi legati alle attrezzature e agli ambienti di lavoro rendono le aziende esposte a molteplici rischi e sanzioni. Pertanto, è consigliabile evitare di improvvisarsi e optare per la consulenza di professionisti del settore come noi di RSAmbiente. Grazie alla nostra esperienza, possiamo aiutare gli imprenditori e le figure interne preposte alla prevenzione di rischi ed infortuni sul lavoro ad adempiere agli obblighi normativi in materia di salute e sicurezza.
Il consulente del servizio di prevenzione, infatti, offre un valido supporto attraverso il proprio know-how, suggerimenti e strumenti utili per garantire la tutela psico-fisica dei lavoratori, evitando problemi legali: in caso di mancata gestione della sicurezza sul lavoro il legislatore ha previsto nel Testo Unico pesanti sanzioni sia per l’azienda che per il datore di lavoro.