Siti potenzialmente contaminati

Un “sito contaminato” è un’area in cui è stata verificata un’alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali acque sotterranee, suolo e sottosuolo, tale da rappresentare un rischio per la salute umana.

Il D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii, alla Parte Quarta, Titolo V “Bonifica di siti contaminati”, disciplina gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati e definisce le procedure, i criteri e le modalità per lo svolgimento delle operazioni necessarie per l’eliminazione delle sorgenti dell’inquinamento e comunque per la riduzione delle concentrazioni di sostanze inquinanti, in armonia con i principi e le norme comunitarie, con particolare riferimento al principio “chi inquina paga”.

Procedure per la bonifica di un sito inquinato

 

Al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare un sito, il responsabile dell’inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione e ne dà immediata comunicazione agli enti competenti.

 

Il responsabile dell’inquinamento, svolge, nelle zone interessate dalla contaminazione, un’indagine preliminare sui parametri oggetto dell’inquinamento al fine di accertare che il livello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) non sia stato superato.

 

In caso di superamento il responsabile dell’inquinamento ne dà immediata notizia agli enti competenti per territorio e, nei successivi trenta giorni, presenta alle predette amministrazioni, il Piano di Caratterizzazione.

 

Sulla base delle risultanze delle indagini di caratterizzazione ambientale eseguite sul sito, si procede con l’Analisi del Rischio Sito Specifica per la determinazione delle concentrazioni soglia di rischio (CSR).

 

A seguito dell’istruttoria svolta in contraddittorio con il soggetto responsabile, la conferenza di servizi convocata dalla regione approva il documento di analisi di rischio.

 

 

CASO A – Valori inferiori alle CSR

Qualora gli esiti della procedura dell’Analisi di Rischio Sito Specifica dimostrino che la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito è inferiore alle concentrazioni soglia di rischio, in conferenza dei servizi, con l’approvazione del documento dell’analisi del rischio, si dichiara concluso positivamente il procedimento.

 

In tal caso, la conferenza di servizi potrebbe prescrivere lo svolgimento di un programma di monitoraggio sul sito circa la stabilizzazione della situazione riscontrata in relazione agli esiti dell’analisi di rischio e all’attuale destinazione d’uso del sito.

 

A tal fine, il soggetto responsabile invia agli enti coinvolti un piano di monitoraggio nel quale sono individuati:

  1. a) i parametri da sottoporre a controllo;
  2. b) la frequenza e la durata del monitoraggio.

 

La regione, sentita la provincia, approva il piano di monitoraggio.

Alla scadenza del periodo di monitoraggio il soggetto responsabile ne dà comunicazione alla regione ed alla provincia, inviando una relazione tecnica riassuntiva degli esiti del monitoraggio svolto. Nel caso in cui le attività di monitoraggio rilevino il superamento di uno o più delle concentrazioni soglia di rischio, il soggetto responsabile dovrà avviare la procedura di bonifica.

CASO B – Valori superiori alle CSR

Qualora gli esiti della procedura dell’analisi di rischio dimostrino che la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito è superiore ai valori di concentrazione soglia di rischio (CSR), il soggetto responsabile sottopone alla regione, nei successivi sei mesi dall’approvazione del documento di analisi di rischio, il progetto operativo degli interventi di bonifica o di messa in sicurezza, operativa o permanente, e, ove necessario, le ulteriori misure di riparazione e di ripristino ambientale, al fine di minimizzare e ricondurre ad accettabilità il rischio derivante dallo stato di contaminazione presente nel sito.

La regione, acquisito il parere del comune e della provincia, mediante apposita conferenza di servizi e sentito il soggetto responsabile, approva il progetto, con eventuali prescrizioni ed integrazioni.

Al raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto di bonifica su tutte le matrici interessate da contaminazione la Regione in conferenza dei servizi certifica l’avvenuta bonifica e dichiara concluso positivamente il procedimento.

 

 

La R.S.A. Ricerca e Studi sull’Ambiente dispone di competenze multidisciplinari atte a risolvere tutte le problematiche connesse alla gestione dei siti inquinati.

Esegue, per enti pubblici e privati, tutti i servizi di consulenza ambientale, progettazione e indagini per la definizione del grado di contaminazione di un sito e gli eventuali successivi interventi previsti dalla normativa vigente, elaborando un quadro previsionale dei costi, tempi e vantaggi degli interventi proposti.

La struttura oltre a seguire tutti gli interventi di natura tecnica offre anche tutta la consulenza per un costante confronto con gli Enti della Pubblica Amministrazione, presenziando alle Conferenze di Servizi ed ai Tavoli Tecnici.